Tutti sarete a conoscenza della situazione molto difficile che si è creata tra i produttori di caffè nel sud del mondo, sia per gli eventi atmosferici che hanno distrutto larga parte della produzione sia per la situazione dei prezzi che sono saliti alle stelle.
Come Associazione Tatawelo ci siamo sentiti in dovere di analizzare a fondo quanto è successo e sulla base di queste riflessioni siamo arrivati alla conclusione che per avere noi tutti, prefinanziatori e sostenitori, un vero rapporto equo e solidale con la nostra cooperativa, dobbiamo percorrere la strada della corresponsabilità del rischio.
In questo caso ciò significa fare uno sforzo in più per garantire alla cooperativa un’integrazione del guadagno mancante dovuto ad un calo di circa il 35% nella produzione di caffè, e un sostegno nel pagamento delle spese per il trasporto del nostro caffè a Veracruz.
Grazie alla gestione oculata ed al lavoro volontario di tutti noi abbiamo visto che già adesso, come associazione, possiamo garantire il pagamento del trasporto, che si aggira sui 1500 euro, mentre chiediamo a tutti voi di riflettere su quanto scritto e trovare il sistema per mettere insieme un importo aggiuntivo da mandare quanto prima alla cooperativa Ssit Lequil Lum; affinchè questo contributo possa essere significativo si dovrebbe trattare di una cifra non inferiore a 9000 euro.
Siamo certi che la vostra partecipazione al prefinanziamento sia stata conseguenza diretta di una scelta consapevole di sostegno al progetto Tatawelo, e quindi siamo fiduciosi che all’interno dei vostri gruppi e organizzazioni saprete trovare le modalità migliori per aiutarci a raggiungere l’obiettivo che ci proponiamo in questo momento di difficoltà per i produttori.
Ognuno di noi, infatti, può decidere le modalità di questo contributo: sottoscrizioni, cene per raccogliere fondi, lotterie, insomma, lasciamo a voi la scelta, certi che condividerete queste nostre riflessioni, ed anzi vi saremmo grati se voleste in qualche modo farci avere anche la vostra opinione.
Riteniamo, nel fare questo, di far veramente parte di una dinamica che non ci porti solo ad essere dei consumatori attenti e rispettosi ma anche attori di un’economia diversa e veramente equa e solidale.

“Quando uno sogna da solo è soltanto un sogno, quando si sogna insieme, è la realtà che comincia” …. aspettiamo numerose le vostre risposte.

Una spiegazione dettagliata della situazione.

Cari amici, care amiche, sostenitori e sostenitrici del Progetto Tatawelo, anche quest’anno, in Chiapas, la fase della raccolta del caffè è volta al termine.
In queste settimane i soci della Ssit Lequil Lum stanno lavorando per ammassare il caffè che è stato raccolto dagli oltre 500 soci e per selezionare la qualità “Excelente”.
Dalla semina, alla raccolta, alla selezione del caffè, ogni anno il ciclo si ripete uguale a se stesso. O meglio: dovrebbe ripetersi uguale a se stesso. In realtà, tra gli stravolgimenti cui è soggetta “Madre Natura”, i mutamenti continui insiti al libero mercato e le difficoltà cui sono soggetti i nostri amici chiapanechi, fanno sì che questo ciclo presenti ogni anno nuove difficoltà.
Le principali difficoltà che hanno stravolto il ciclo 2010-2011 sono state legate (1) all’aumento mondiale della domanda di caffè a fronte di (2) un calo drastico della produzione, quindi ad un (3) conseguente aumento del prezzo del caffè:

1) L’aumento della domanda di caffè è legato principalmente ai fenomeni di inurbamento e al cambiamento delle abitudini alimentari di molti Paesi in Via di Sviluppo (emblematici i casi di Cina e India dove, oltre a mangiare sempre più carne, si beve sempre più caffè e aumentano le catene tipo Starbucks).

2) Il calo della produzione è legato essenzialmente agli stravolgimenti climatici. In Centro America, la tempesta tropicale Aghata, che ha colpito il Guatemala lo scorso maggio, ha fatto le sue vittime anche nel Sud del Messico. Le piogge e i forti venti sono continuati anche nella cosiddetta “stagione secca”, mettendo in crisi un’ampia parte di piantagioni di caffè.

Effetto diretto sui nostri produttori: – 35% del raccolto (dalle circa 60 tonnellate che ha esportato gli scorsi anni, quest’anno la Ssit Lequil Lum riuscirà ad esportarne a malapena 38-39). Il lavoro e i costi sostenuti dai produttori per farci arrivare il caffè, però, non sono diminuiti. Per loro, infatti, preparare e inviare tre container in Europa (in Italia, in Francia e in Germania) comporta sempre gli stessi passaggi e gli stessi costi: devono pagare l’affitto dell’ufficio, rimborsare le spese della “mesa directiva” (che pur svolgendo lavoro volontario, ha delle spese minime), ammassare il caffè raccolto dai produttori, affittare i trailer per il trasporto, resistere alla concorrenza dei coyotes (che quest’anno hanno raddoppiato i prezzi) e fare le solite pratiche per l’esportazione: recarsi presso gli uffici governativi, farsi trattar male dal funzionario di turno, richiedere il certificato fitosatinario, il certificato Anmecafè e gli altri documenti, uno per ogni container, ecc, ecc…
Insomma, in fin dei conti, per i nostri produttori, a diminuire non è il carico di lavoro ma solo i margini di guadagno.
Tanto più che hanno scelto nuovamente di rimanere fedeli alla rete di economia solidale anche quando questa, purtroppo, non ha potuto garantire un prezzo di gran lunga superiore a quello pagato dai coyotes.

3) A livello mondiale, quest’anno, il prezzo del caffè ha raggiunto picchi record che non raggiungeva dal 1997.

Da “compratori solidali” ovviamente, non possiamo stare a guardare. Già al momento della firma del prefinanziamento ad ottobre abbiamo aumentato il prezzo del caffè e aumentato l’anticipo fino all’80%. Ma neanche questo è sufficiente, considerata la situazione in cui si stanno trovando i nostri produttori.
Vorremmo fare qualcosa in più. E questo è possibile solo con l’aiuto di tutti voi: vorremmo assumerci il costo del trasporto del nostro container di caffè da Yajalón, in Chiapas, al porto di Veracruz. Si tratta di 1.500 euro e rappresenta circa il 15% dei costi assunti dalla cooperativa per l’esportazione del caffè.
Nel contempo vorremmo cercare di integrare il prezzo del caffè pagato con il pre-contratto, per compensare in qualche modo alla minore quantità del raccolto, che sta riducendo in modo significativo le risorse economiche a disposizione dei produttori, con contraccolpi pesanti sulla loro vita quotidiana. I produttori hanno dimostrato che tutti gli sforzi fatti per sostenere il loro lavoro non sono stati vani: la qualità del lavoro è migliorata di anno in anno, e con essa la qualità del caffè.
Chiediamo quindi ai nostri prefinanzianti e a tutti i nostri sostenitori di collaborare attivamente in questa raccolta fondi “straordinaria”, per aiutare i produttori del caffè Tatawelo in questo difficile momento. Vale davvero la pena fare questo sforzo in più!

Il Consiglio Direttivo ed il Gruppo Operativo della Associazione Tatawelo

Per dare questo contributo potete effettuare un versamento tramite Bonifico Bancario intestato a:
ASSOCIAZIONE TATAWELO
VIA SCIPIONE DE’ RICCI 6/R – 50134 FIRENZE (FI)
BANCA POPOLARE ETICA SCARL – Filiale di FIRENZE
IBAN IT 42 U 05018 02800 000000117306
Indicare come causale: SOS caffè 2011
Per favore inviare cenno del vostro versamento a: prefinanziamentotatawelo@gmail.com

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