Il Progetto Tatawelo è nato nel 2003 dalla sinergia tra diverse organizzazioni dell’economia solidale italiana per accompagnare le comunità indigene zapatiste del Chiapas, in Messico, in lotta per l’affermazione del diritto a vivere dignitosamente sulle proprie terre e secondo la propria cultura, nel raggiungimento di una reale autonomia, e nella creazione di condizioni per uno sviluppo sostenibile.

Tatawelo ha come scopo il sostegno economico dei produttori di caffè nel Chiapas. L’acquisizione, la produzione e la distribuzione del caffè sono rivolte per la maggior parte a consumatori consapevoli, per cui l’importo che questi versano di fatto è un contributo per il sostegno finanziario al progetto.

I consumatori finali diventano conseguentemente l’essenza e la forza dello stesso e quindi sono invitati ad associarsi per dare ancora maggiore spessore al loro ruolo.

Da gennaio 2021, in applicazione delle normative della Riforma del Terzo Settore, la Tatawelo da “Associazione senza scopo di lucro” si è trasformata in una “Società Cooperativa di Consumo – Impresa Sociale”, continuando a portare avanti gli stessi concetti ideologici e le stesse impostazioni gestionali che ci si era dati per costituire l’Associazione Tatawelo, il 24 ottobre 2005. La “norma” basilare è, appunto, operare prioritariamente a favore dei propri soci. Ancor più adesso, in quanto siamo legalmente una cooperativa di consumo.

Al di là della scelta ideologica di base, per Tatawelo questa impostazione è fiscalmente necessaria per poter mantenere la mutualità prevalente della nostra attività, rispettando di conseguenza lo status giuridico di Ente No Profit. Specialmente per quel che riguarda la vendita del caffè ai consumatori finali, siano essi “Persona Fisica”, come il Referente di un Gas informale, oppure “Persona Giuridica” (anche come “Soggetto di Diritto” nel caso non abbia richiesto la “Personalità Giuridica”), come i Gas formali, cioè quelli che hanno ottenuto un proprio Codice Fiscale.

In considerazione di quanto sopra esposto riteniamo sia un obiettivo della massima importanza arrivare ad associare tutti (o quasi tutti) i partecipanti al Prefinanziamento, in particolar modo i consumatori finali, essendo il canale prioritario e principale di vendita dei nostri caffè torrefatti (distribuiti durante l’intero arco dell’anno, oltre al periodo della Campagna specifica). Tale canale distributivo è concretamente l’unica fonte di reperimento delle risorse economiche che Tatawelo ha a disposizione per sostenere il proprio Progetto a favore dei cafetaleros delle comunità indigene zapatiste del Chiapas.

Nel momento in cui valuterete la disponibilità ad acquistare i Cafè Tatawelo, attraverso una delle modalità esistenti (Prefinanziamento e Preacquisto), vi chiediamo perciò il favore di considerare con attenzione la possibilità di diventare socio Tatawelo.

Ovviamente, come normativa statutaria, esiste anche la possibilità di vendita ai non soci. Però il discorso di fondo è che Tatawelo, sin dalle origini, non ha mai voluto avere una qualsiasi “strutturazione” squisitamente commerciale, non l’ha mai avuta e non ce l’ha adesso, che si è trasformata in una cooperativa di consumo.

Per questo motivo la scelta è di differenziare la scontistica tra soci e non soci.

L’impostazione di fondo è, tutto sommato, semplice: Tatawelo non è un fornitore di caffè qualunque, equosolidale o meno, è un’altra cosa, avendo noi un forte e chiaro basamento ideologico, etico e solidale.

Se i consumatori continueranno a condividere ed appoggiare quel che si fa per portare avanti il progetto, Tatawelo potrà continuare ad esistere svolgendo la sua attività come ha sempre fatto e di questo non potremmo che esserne tutti felici.